Prati di Tivo, ultimo giorno per la cabinovia. Per l’inverno è tutto in alto mare

Il Coreneva ha accolto la richiesta di proroga di un giorno per la concomitanza con l’Aperistreet ma ha negato il certificato di immunità per la stagione nevosa. Il gestore deve produrre la documentazione prevista per il rischio valanghe

PIETRACAMELA – Nonostante la controinformazione faccia sapere altro, domenica 1° ottobre (oggi per chi legge) è l’ultimo giorno di apertura della seggiocabinovia Prati di Tivo-Madonnina, in questa stagione della rivoluzione giudiziaria nella gestione degli impianti e per quella invernale c’è un grosso punto interrogativo.

La proprietà ha chiesto e ottenuto la proroga dell’apertura di 24 ore – scadeva il 30 settembre -, per poter approfittare della contemporaneità dell’Aperistreet organizzato dal vulcanico Antonio Riccioni nei suggestivi spazi dell’hotel Miramonti, per una stupefacente giornata all’insegna del divertimento. Da lunedì la cabinovia tornerà ad essere ferma, perchè per il momento il Comitato Tecnico Regionale per lo studio della neve e delle valanghe, il Co.re.ne.va, ha negato al gestore dell’impianto, Marco Finori, la cosiddetta ‘certificazione di immunità’ dal rischio valanghe per l’impianto di Telemix in questione (documento protocollato con il numero 0392265/23 del 21 settembre 2023)

Dunque, ad oggi, la stagione invernale è preclusa senza questa fondamentale autorizzazione. Ma non significa che l’impianto non girerà da dicembre in poi. Il Coreneva diciamo che ha deciso di condizionare il rilascio del certificato ad una serie di interventi che Finori dovrà mettere in pratica e poi documentare con una specie di ‘perizia’ certificata da personale tecnico speclalizzato. In sostanza, si chiede al gestore l’adeguamento dei sistemi paravalanghe, dei Gasex, ma anche interventi di manutenzione sull’impianto, oltre all’indicazione del personale tecnico responsabile del servizio.

Documentazione che siamo sicuri Finori sia in grado di produrre a breve, nonostante non l’abbia allegata alla richiesta di rilascio del certificato alla data del 31 agosto. Potendo dare avvio così alla tanta attesa stagione invernale dopo anni di fermo impianti che hanno provocato non pochi riflessi negativi sull’economia. locale. Una cosa salta agli occhi, però da questa situazione e impone una riflessione amara: la richiesta di certificato di immunità è stata presentata per il solo impianto della seggiocabinovia per la Madonnina. Non si fa alcuna menzione degli impianti del Pilone e della seggiovia quadriposto. Considerati i tempi necessari per la loro sistemazione, considerata anche l’interpretazione che il giudice ha fornito con la sua sentenza di affidare a Finori la gestione della sola cabinovia, forse del resto degli impianti sciistici possiamo recitare il de profundis definitivo.